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Pur a l’ombra de’ tuoi la d lati velami
. fra
. ne alti
La torma de le ree cure e dei bass
Te da m miseri pensier tristi e i bass
O diva notte
Perdersi io veggo i pensieri tristi e ib bassi
Perdersi il lume io sento
Smarrirsi
Vanire
Perdersi io veggo i pensier tristi e i bassi
A poco a poco i pensier tristi e i bassi
Perdersi, o notte, io sento: a te mi chiami
Crucci, perdersi, o no
E con te sola il mio cuor solo stassi.
Di quali ambrosia, o notte alma, te sfami
. promesse, o antica notte, sbrami
. Gl’irrequieti miei spiriti lassi?
. Oh qual doni potenza ai pensier grami
. E
. Onde al nulla o all’eterno errando vassi.
O notte notte io non so già che sia
. diva
. Questo tranquillo e disperato affetto
. In cui la procellosa alma s’oblia.
Ma tace il mio furor, qual pargoletto
. posa
. Che singhiozza e s’addorm de la pia
. Ava abbrunata su l’antico petto.
. fidato
. 8 sett. 74
rifatto un sonetto del 1851.